La stagione più fredda si avvicina, le giornate si accorciano sempre di più e, di conseguenza, è necessario accendere la luce sempre più presto. Ecco allora che ti renderai facilmente conto se la tua casa è ben illuminata oppure se non è stata data abbastanza attenzione all’illuminazione artificiale.
Parlando di Interior Design il pensiero va subito all’arredo, all’accostamento dei colori, alla scelta dei materiali, ecc…ma cosa ne sarebbe di tutto questo se non venisse parallelamente progettata la luce? Ecco di seguito alcune informazioni base che non pretendono di essere esaustive (la materia è immensa!), ma che vogliono aiutare a riflettere sul ruolo giocato dalla luce nella progettazione.
Anche la luce merita un progetto!
L’architettura ha sempre tenuto conto del rapporto con la luce naturale del sole: in alcuni casi per ottimizzarne la disponibilità, in altri per creare effetti particolari, in altri ancora per giocare con il suo opposto, l’ombra. Come si può pensare quindi che, una volta che il sole viene a mancare, si possa lasciare al caso l’illuminazione? Ecco che l’Interior Designer, in alcuni casi specializzato proprio in Lighting Design, entra in gioco per far sì che, oltre a funzionalità, estetica e comfort di arredi & Co., il progetto presenti le stesse caratteristiche anche per quel che riguarda l’illuminazione. Basta davvero poco infatti per rovinare un progetto curato nei minimi dettagli se si “toppa” nella scelta del tipo di illuminazione!
photo credits Pinterest
Luce differente a seconda delle funzioni!
Tradizionalmente, nella progettazione “standard” di un impianto elettrico in ambito residenziale, si tende a predisporre un punto luce a soffitto al centro della stanza e poco altro. Nonostante sarebbe importante invece progettare la luce dall’inizio, di pari passo con la struttura, ci sono diversi modi per rimediare a questo difetto. Infatti, è impensabile sintetizzare l’illuminazione artificiale di una stanza in un unico punto luce: occorre invece differenziarla a seconda delle funzionalità. Controsoffitto con illuminazione integrata, lampade da terra e da tavolo, appliques con spina e sospensioni multifilo, consentono di farlo senza dover stravolgere l’impianto elettrico!
photo credits Pinterest
Luce diretta o indiretta?
Proprio la differenziazione delle tipologie di illuminazione artificiale nello stesso ambiente, può richiedere un’altra distinzione, quella tra luce diretta e indiretta. Si parla di luce diretta quando, dalla fonte, questa si dirige direttamente (appunto!) verso il punto o lo spazio da illuminare. In questo caso la sorgente luminosa è visibile e vanno presi in considerazione diversi accorgimenti per far sì che non crei fastidio alla vista nel fruitore dello spazio in cui si inserisce. Nel caso di luce indiretta, invece, la sorgente non è visibile, in quanto illumina rimbalzando prima su una superficie. Questo tipo di illuminazione è spesso usata lungo i perimetri dei controsoffitti per illuminare in modo diffuso creando effetti particolari.
photo credits Pinterest
Occhio alla temperatura di colore!
Se immaginiamo di osservare la luce di una candela, quali sensazioni proviamo? Aldilà della sensibilità di ognuno, la maggior parte di noi percepirà una sensazione di calore, non solo a livello sensoriale ma anche emozionale. Ecco un modo semplice per capire cosa si indica con la temperatura di colore (espressa in gradi Kelvin): si parla di luce calda quando il suo colore tende verso il giallo (come la fiamma di una candela!), e di luce fredda quando il colore si presenta di un bianco tendente all’azzurro. Tra le due troviamo la luce neutra, simile a quella del sole. Nessuna di queste è migliore delle altre, in quanto ognuna risponde ad esigenze differenti: nell’ambiente domestico dovrebbe però prevalere una luce a 3000°K!
photo credits Pinterest
Come anticipato, questo sono solo “pillole” di informazioni relative all’illuminazione artificiale: per un progetto ad hoc dovresti sempre rivolgerti ad un Lighting Designer!