Ti è mai capitato di dover “mettere mano” ad un immobile, definendo la suddivisione degli spazi interni? Questo succede sempre quando si è alle prese con una ristrutturazione. Metratura minima, funzionalità e rapporti aero-illuminanti sono i parametri fondamentali da rispettare nella definizione dei diversi vani tramite pareti.
Ma se queste ultime non fossero sempre completamente “opache”, ma creassero una finestra tra stanze per far passare la luce naturale? Ecco in quali casi questa soluzione può tornare molto utile!
Un sopraluce!
Il sopraluce era presente di frequente sopra alle porte di ingresso (ma non solo), per apportare più luce all’interno. Si tratta infatti di una porzione vetrata posta nella parte superiore di una parete. I casi in cui può tornare utile sono molti. Ad esempio, se decidi di ricavare un secondo bagno all’interno della camera padronale, ma non hai finestre a disposizione, puoi inserire un sopraluce sulla parete adiacente alla stanza da letto. In questo modo sarà garantita la privacy e, allo stesso tempo, anche il bagno potrà godere della luce naturale. Lo stesso può valere per un ingresso, un disimpegno oppure una stanza accessoria, come uno studio.
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Come una finestra!
Ma la superficie trasparente tra una stanza e l’altra può anche ricordare una vera e propria finestra! A seconda dello stile della casa, l’infisso utilizzato può essere minimal e sparire completamente, oppure essere esaltato da elementi decorativi. In una casa in stile industrial, ad esempio, una finestra tra stanze suddivisa in riquadri con profili neri non può fare altro che amplificare il risultato. In un ingresso buio e “chiuso”, usare questo stratagemma consentirebbe, allo stesso tempo, il passaggio della luce naturale, la separazione con il resto della casa ed un “anteprima” visiva del soggiorno!
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Metà parete o un po’ di più!
Il alcuni casi la superficie trasparente può aumentare ancora. Puoi infatti limitare la parte “opaca” alla fascia bassa della parete, inserendo poi un infisso che arriva a soffitto. Così facendo, avrai la possibilità di aumentare al massimo il passaggio della luce, riuscendo però ad addossare alla parete stessa alcuni elementi di arredo. Pensa ad un ingresso diviso dal soggiorno in questo modo: se da un lato puoi posizionare una consolle, dall’altro puoi poggiare il retro di un divano. La stessa cosa vale in cucina, dove questo escamotage consente di addossare alla parete in questione i moduli bassi oppure un banco snack, pur mantenendo la trasparenza.
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Pareti trasparenti!
In alcuni casi una porzione trasparente potrebbe non bastare. Ecco allora che una parete vetrata rappresenta la soluzione ottimale. Il mercato offre svariate tipologie di sistemi di questo tipo: pareti fisse con porte, pareti divise in moduli scorrevoli oppure che si “impacchettano” l’uno sull’altro, strutture più o meno evidenti, vetri semplici, colorati o decorati…Ancor più delle varianti viste sopra, la tipologia di parete vetrata che scegli non può non tener conto dell’estetica della casa. Diventerà infatti il pezzo forte dell’ambiente, il primo elemento che salterà all’occhio, quindi, oltre ad essere funzionale, dovrà essere in linea con il resto!
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Ora che ti abbiamo dato alcuni spunti per dividere gli ambienti senza escludere totalmente la luce naturale, tieni presente che le possibilità sono infinite. Rivolgiti ad un professionista che saprà darti le giuste dritte che fanno al caso tuo!