Le porte rappresentano elementi fondamentali di un interno residenziale. Consentono il passaggio da una stanza all’altra e, allo stesso tempo, ne consentono la separazione. Inoltre, contribuiscono, tramite colore e finiture, al design ed all’estetica della casa.
Se quelle più comuni sono a battente, ossia costituite da un’anta che ruota su cerniere laterali, esistono altre tipologie di sistemi di apertura. Scopriamo insieme quali sono e quando diventa fondamentale sceglierli!
Porte scorrevoli!
Le porte scorrevoli rappresentano l’alternativa alle porte a battente più comune. Consentono, infatti, l’apertura senza l’ingombro necessario a quelle a battente. Le porte a scorrimento esterno, con binario visibile o nascosto dall’anta stessa, necessitano comunque di una parete libera su cui scorrere. Quelle a scomparsa, invece, spariscono letteralmente nella parete, purché questa possa ospitare al suo interno l’anta ed il meccanismo di funzionamento. Devi quindi prestare attenzione allo spazio interno alla parete occupato dalla porta, soprattutto prima di appendere arredi e decorazioni!
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Porte a soffietto!
Le porte a soffietto sono la variante “economica” delle scorrevoli a scomparsa. Consentono infatti di ridurre ai minimi termini l’ingombro della porta. Tante piccole aste affiancate tra loro vanno, infatti, ad impacchettarsi su un lato come una fisarmonica. Questa motilità fa sì che vengano realizzate in materiale plastico; non si potrà perciò avere la stessa gamma di finiture e materiali di una porta scorrevole. Si rivelano comunque utili per dividere ambienti secondari, meno esposti, come ripostigli e dispense.
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Porte a libro!
Un compromesso estremamente valido, ed esteticamente performante, tra le prime due tipologie, è rappresentato dalle porte a libro. Qui l’anta viene divisa in due o tre porzioni, che scorrono da un lato al momento dell’apertura. L’ingombro, in questo modo, si riduce della metà rispetto a quello necessario ad aprirne una a battente. Materiali e finiture tra cui scegliere sono moltissimi, e un motivo decorativo può essere dato anche dalla suddivisione in porzioni differenti, anziché tutte uguali.
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Porte basculanti!
Ci sono alcuni casi particolari in cui il passaggio da una stanza all’altra è costituito, più che da una porta, da un’ampia apertura. Optare per una porta basculante crea un effetto particolare e certamente non scontato. Si tratta di “chiudere” l’intera luce tramite un’anta che, una volta spinta, rotea su un perno andando a creare due passaggi di larghezze differenti. Questa soluzione viene adottata anche per portoncini d’ingresso che strizzano l’occhio al design!
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Porte rototraslanti!
Simili alle basculanti, ma utilizzate per passaggi interni standard, sono le porte rototraslanti. L’anta, una volta spinta, ruota su una guida e, nel contempo, si sposta su un lato. In questo modo il passaggio diventa unico, pari alla luce effettiva e l’anta va ad ingombrare gli ambienti che divide per metà. Poiché questa tipologia di porta si apre sempre spingendo l’anta, mai tirandola, si adatta particolarmente alle esigenze di persone diversamente abili.
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Certamente, una volta analizzate le diverse tipologia di apertura delle porte interne, la funzionalità non è l’unico parametro da prendere in considerazione. Infatti, anche l’aspetto economico fa la sua parte! Chiedi aiuto ad un professionista per capire se la spesa è giustificata dalla resa!